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Quando vieni con l'epifania dei segni non ho altro stupore che l'attesa: piove un oro nel cuore della veglia.
Ha trovato un luogo tra i miei fianchi la teoria dei nomi con cui ti appello mentre sempre più rischiara l'alba.
Siamo l'uno all'altro voce dei giorni, non sfiorisce il tempo tra gli aliti quando accostiamo le bocche in un bacio,
quando diventiamo eterni nei gesti delle carni ardenti come monaci quando la preghiera si fa estasi.
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Gil
- 03/11/2021 19:39:00
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Cristina, Laura, Salvatore: Di cuore, grazie! Ci siete sempre: un dono.
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Salvatore Pizzo
- 18/10/2021 03:37:00
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Amore, nullaltro che amore, il resto non ne è che corollario. Perché: "Siamo luno allaltro voce dei giorni" Splendida Un caro saluto sempre
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Laura Turra
- 17/10/2021 19:35:00
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Cristina ha detto tutto meglio di ciò che possa fare io. Io ti voglio dire, Gil, che è tutto in questi tuoi versi quello stupore innamorato che trasforma l’eros in gesto di devozione e appartenenza, la poesia in puro ringraziamento. Sì, bellissima! Un abbraccio
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cristina bizzarri
- 17/10/2021 17:38:00
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Un eros che si fa tuttuno con lo stupore, la meraviglia estatica di esserci. Esserci, essere lì e oltre, in due, uniti in un senza tempo. E il culmine raggiunto è un amen gioioso. Che bella.
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